Chi canta la ninna nanna nella mia testa?
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Chi canta la ninna nanna nella mia testa?
Oliver Sacks ne aveva già parlato nel suo formidabile “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” e ne ha aggiornato il racconto nel suo recentissimo “Musicophilia”. Si tratta della storia della Signora O.C., un’ottantottenne di origini irlandesi che una notte, mentre dormiva nella sua stanza in una casa di riposo nel Bronx, fu svegliata da una voce femminile che cantava delle ballate irlandesi. La musica era così alta che la signora OC non riusciva a capire come mai le altre signore presenti nella stanza non ne fossero svegliate. Si alzò dal letto per spegnere la radio, il registratore o qualsiasi altra cosa si fosse accesa nel cuore della notte, ma con profondo sconcerto si accorse che non c’era niente di acceso e che la voce proveniva dalla sua testa.
Fu visitata dal suo medico, poi da uno psicologo e infine dal neurologo della casa di riposo che era proprio il dott. Sacks.
La signora OC aveva due domande: “Perchè sta succedendo questo”? (Ella credette subito di essere diventata pazza) e “Chi c’è nella mia testa?” (la voce sembrava vagamente familiare).
Il dott. Sacks rassicurò la signora OC sulla sua salute mentale che sembrava intatta e fece l’ipotesi diagnostica, poi confermata, che l’improvvisa insorgenza della musica nel cervello della paziente doveva essere correlata a un focus epilettico in una regione del suo cervello associata con la musica.
Ma alla seconda domanda “Chi è che canta?” era molto più difficile rispondere.
La signora OC riferì che le melodie nella sua testa erano tutte in irlandese, cantate tutte dalla stessa voce femminile ed erano tipo ballate o ninnenanne.
Interrogata sulla sua infanzia la signora OC raccontò che il padre era morto prima che lei nascesse e che la madre era morta quando la paziente aveva solo 5 anni. Orfana e sola, era partita dall’Irlanda per recarsi in America a vivere con una zia piuttosto ostile. La signora OC non aveva alcun ricordo cosciente dei primi 5 anni della sua vita, nessuna memoria di sua madre, dell’Irlanda, della sua casa d’origine. Confessò al dott. Sacks che l’aver perduto ogni ricordo cosciente di sua madre la faceva sentire molto triste.
Purtroppo né Sacks né nessun altro avrebbe potuto sapere con certezza da dove provenisse quella musica nella testa della signora OC. Poteva essere una memoria specifica del passato o una canzone sentita recentemente o una musica originale mai ascoltata prima. Ma Sacks decise che una spiegazione romantica della malattia avrebbe potuto modificare profondamente l’atteggiamento della Signora OC verso il disturbo e migliorarne le capacità di fronteggiamento. Le suggerì quindi che forse, all’età di 88 anni, le era stata data la rara, rarissima opportunità di aprire le porte del suo inconscio e di sentire la voce di sua madre che cantava le sue ninnenanne.
Benchè non proprio scientificamente certa, questa spiegazione fu più importante di qualunque altro intervento medico per il benessere psicologico dell’anziana signora, perché le consentì di pensare a quella musica come a un dono e a viverne l’ascolto con una struggente e romantica nostalgia.
Chissà quanti altri racconti belli come questo sono contenuti in Musicophilia. Speriamo venga pubblicato presto anche in Italia.
Fonte | NPR
[Psicocafè]
Bravo0- Staff Service
- Numero di messaggi : 2006
Data d'iscrizione : 17.11.07
Re: Chi canta la ninna nanna nella mia testa?
.... Ma che bello.... Piccole magie.. Che ti scaldano il cuore
Dany- Special Guest
- Numero di messaggi : 215
Età : 39
Data d'iscrizione : 14.12.07
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