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Il dolore di Narciso ai nostri tempi

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Messaggio Da Bravo0 Mer 21 Mag 2008, 21:56

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Il dolore di Narciso ai nostri tempi
di Clara Lucilla Giudetti

Prima di affrontare il disturbo Narcisistico della personalità desidero esprimere la mia convinzione sulla natura di questa sindrome. Alla base di tutta la problematica vi è una figura materna negativa, racchiusa nell’archetipo della Grande Dea Madre, capace di sacrificare i suoi figli anche divorandoli e non solo simbolicamente, e forse anche una figura paterna poco significativa. Questo tipo di madre, o è impermeabile alle esigenze del figlio, o risponde ad esse in modo sbagliato, o si sostituisce a lui e non gli permette di crescere e di divenire quel che sceglie di essere: rende così questo suo figlio apparentemente assorbito da sé stesso come nel mitico serpente che si mangia la coda (uroboro). Jung, in questi casi, parla di assenza del potere del Sé – l’archetipo della totalità e centro regolatore della psiche – che è il solo capace di dare un senso e una direzione di vita all’individuo: in sintesi il soggetto con tratti narcisistici manca di consapevolezza della propria identità.

Pertanto il termine “narcisismo” non va inteso nell’accezione comune e della psicanalisi classica cioè come “amore morboso e grande ammirazione di sé”, ma come incapacità di amarsi e di valorizzarsi realmente.

La madre negativa rende indegni di amore i propri figli e così essi divengono adulti incapaci di avere fiducia negli altri e in sé stessi.

Le persone con tratti narcisistici dicono di non avere bisogno dell’altrui aiuto, invece hanno un profondo bisogno di essere amati.

Sanno dare molto agli altri, ma la loro generosità è solo un modo per ottenere in cambio amore, che odora di potere. L’indipendenza vera è da loro sostituita da una falsa indipendenza e da illusioni di onnipotenza. Soffrono molto perché frequentemente sentono la loro esistenza priva di significato, vuota. Questo senso di vuoto è spesso coperto da una buona riuscita negli studi, nel lavoro (un altro modo, forse, per ottenere apprezzamenti e quindi amore), dagli apparenti buoni rapporti con gli altri e di tanto in tanto da sentimenti di distacco, di superiorità, nonché da idee grandiose su sé stessi.

Il corpo è la madre che dovrebbe dare nutrimento e nutrimento affettivo. Non stupisce quindi che i pazienti narcisistici possano avere manifestazioni distruttive legate al corpo: anoressia e bulimia nervose, abuso di alcool, di sostanze psicoattive e altro ancora. Tipi di personalità narcisistiche si trovano con manifestazioni più gravemente distruttive, perché protratte a lungo o per il contenuto delle stesse, anche nei pazienti borderline e psicotici. È curioso notare come l’accezione comune di Narcisismo non abbia nulla a che vedere con disturbi quali l’anoressia o la bulimia nervose. Il problema dei disturbi alimentari è molto complesso e non può essere ridotto alla semplicistica ricerca di un modello corporeo di irraggiungibile perfezione e bellezza.

Chi ne è affetto esprime un bisogno “insaziabile” d’amore e questo disturbo conduce ad uno stato immaginario di beatitudine e soddisfazione perché realizza una fusione amorosa totalizzante. Inoltre nel caso specifico dell’anoressia, occorre tener conto che, esercitare un potere di controllo sul cibo è sempre fonte di grande piacere.


Il testo integrale è disponibile in formato PDF scaricabile integralmente a questo indirizzo (file PDF, 188 kb).


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