Ricordare discorsi: le donne lo fanno più degli uomini

Sull’ultimo numero di Memory è stata pubblicata una ricerca sulla memoria autobiografica a firma di Richard Ely ed Elizabeth Ryan della Boston University. Secondo i due ricercatori le donne avrebbero i ricordi autobiografici più infarciti di discorsi rispetto agli uomini.
A 108 studenti (60 donne e 48 uomini) è stato chiesto di scrivere alcuni episodi della loro vita passata: il loro ricordo più antico, un ricordo della loro prima infanzia, un’esperienza di apprendimento, un ricordo di un evento che li ha resi quello che sono oggi (self-defining memory) ecc.
Le risposte hanno evidenziato che il discorso parlato, quello che in uno scritto metteremmo fra virgolette, costituisce una parte consistente della nostra memoria autobiografica attestandosi su una percentuale di circa l’8% sul totale del testo prodotto, in media 1 parola ogni 100.
La percentuale di discorso ricordata varia però a seconda se il soggetto è maschio o femmina: le donne sembrano ricordare più discorsi degli uomini a parità di caratteristiche personologiche.
I ricercatori suggeriscono che questa differenza possa risiedere nell’educazione alla parola che maschietti e femminucce ricevono in tenera età, i genitori sarebbero infatti più “intimamente discorsivi” con le seconde, preferendo con le femmine una modalità di interazione più parlata e più emotivamente connotata.
Sembra inoltre che sia per gli uomini che per le donne siano soprattutto i brutti ricordi quelli associati con la maggiore quantità di discorso ricordato: una frase sgarbata, una brutta notizia, resterebbero più pienamente congelati in forma discorsiva nella mente delle persone.
Purtroppo non riesco a trovare il paper integrale, spero di recuperarlo presto per saperne di più.